18/05/2023

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Quartier am Mühlrain: Il futuro dell’abitare a Laces

SOSTENIBILE, A BASSO CONSUMO DI RISORSE, SOCIALMENTE MISTO E CON UN’ELEVATA QUALITÀ DI VITA: IL “QUARTIER MÜHLRAIN” DI LACES È UN QUARTIERE RESIDENZIALE ALL’AVANGUARDIA. INTERVISTA ALL’ARCHITETTO ROLAND GNAIGER – PRESIDENTE DELLA GIURIA DI ESPERTI PER IL CONCORSO DI PROGETTAZIONE.

Bregenz/Laces – Roland Gnaiger, uno degli architetti austriaci più versatili e riconosciuti, ha partecipato a numerosi concorsi di pianificazione urbana e paesaggistica. A Laces, insieme agli altri giurati, ha scelto il progetto dell’architetto Carlo Calderan come progetto vincitore.

Gnaiger Roland sw

Arch. Roland Gnaiger

Dobbiamo tornare a pensare che l’edificio del presente sia qualcosa che tra qualche decennio sarà accettato e valorizzato come patrimonio storico.

Perché ha senso bandire gare d’appalto per progetti urbani come il Quartier Mühlrain attraverso un concorso di idee?

Un concorso di idee offre una gamma incredibilmente ampia di soluzioni diverse. Queste soluzioni vengono discusse da esperti ed i vantaggi e gli svantaggi dei diversi progetti possono essere valutati insieme, sempre nella consapevolezza e nel contesto del quartiere e dell’ambiente circostante.

Alla fine, si concorda insieme il risultato migliore. La soluzione più convincente e migliore può essere comunicata ed argomentata in modo fondato.

 

Cosa ha convinto la giuria nel considerare vincente il progetto dell’architetto Calderan?

Il valore aggiunto di questo progetto sta nel fatto che si sta creando un vero e proprio insediamento e non un altro sviluppo caotico. Gli spazi esterni non sono aree poco pensate, ma sono invece spazi di vera qualità. Inoltre, la disposizione e la posizione dei singoli edifici sono particolarmente curate: un enorme valore aggiunto per l’intero luogo. Questo emozionante legame tra spazi aperti, a disposizione di tutti i residenti, ed aree più protette e private ha convinto la giuria. Qui si può sviluppare un vero vicinato dando spazio anche a bambini e giovani.

 

Questo tipo di abitazione, un vero e proprio insediamento, offre molta più qualità rispetto alla tradizionale casa unifamiliare con giardino. Lo sviluppo lo dimostra: La casa unifamiliare non è la forma abitativa del futuro. L’abitare è diventato troppo costoso per i giovani, una casa propria con giardino non è più alla portata di molti. Abbiamo bisogno di alternative, anche nel senso di responsabilità verso la nostra storia edilizia ed il trattamento del territorio. Inoltre, la società è cambiata. Le famiglie numerose non esistono più da molto tempo, ma ci sono sempre più nuclei mono e bifamiliari. Questo progetto consente molte varianti di appartamenti grandi, medi e piccoli, in modo da creare un buon mix sociale. Singol, coppie, famiglie e anziani possono vivere insieme nel migliore dei modi.

 

In fase di preparazione, avete fatto un quadro di Laces e dell’area interessata. Che impressione ha?

Laces è un luogo interessante e di qualità. Deve essere riportato alla ribalta. Ciò che è originale di Laces, ciò che vale la pena preservare, è la sua affascinante densità. Pertanto, è di fondamentale importanza collegarsi a questo centro abitato e trasferire questo “spirito” nel presente. Con il Castello Rosso, che segna il confine storico del villaggio, la nuova area su Mühlrain si collega direttamente al centro del paese. Questo è fondamentale, perché credo che il centro di Laces sia ancora assopito e che abbia bisogno di essere risvegliato. Se questo centro venisse riqualificato con cura e liberato ancor più dal traffico, si potrebbe creare un ambiente di vita molto attraente e sostenibile.

 

Sono convinto: dobbiamo tornare a pensare che l’edilizia del presente sia qualcosa che tra qualche decennio sarà accettata e valorizzata come patrimonio storico. Dobbiamo tornare a forme edilizie più dense, con un uso più responsabile del territorio e con spazi esterni pubblici e semipubblici attraenti.